L'amichevole cinefilo di quartiere

Elysium

content_elysium_final_itaBel nome, sembra il farmaco anti diarrea.

TRAMA: Nel 2154 l’umanità è divisa in due classi: i ricchi, pochi eletti che vivono su una stazione spaziale lussuosa chiamata Elysium, ed i poveri, che vivono sul pianeta Terra ormai sovrappopolato e inospitale. Un uomo della Terra sarà costretto a raggiungere la stazione orbitante, nonostante la severa politica anti immigrazione di Esylium.

RECENSIONE: Non giriamoci intorno: la fantascienza è purtroppo un genere moribondo. Non solo per scarsità di idee valide, ma anche un po’ per colpa nostra: se negli anni ’50 per sorprenderci bastavano improbabili navicelle spaziali con all’interno alieni ridicoli spinti da motivazioni farlocche, ora siamo troppo scafati per non riconoscere una cazzata quando ce la sbattono in faccia. Il problema della sci-fi è proprio questo: essere il genere che più corre il rischio della non credibilità, e quindi essere costretto a creare storie ed universi che abbiano qualcosa “in più” rispetto al nostro senza scadere nel ridicolo o nello scientificamente inattendibile.

Dove vai, After Earth? Sto parlando con te.

Questo film purtroppo non scampa all’andazzo. Ad un inizio buono e promettente segue una seconda metà dove le esagerazioni, le irrazionalità e gli stereotipi vengono prepotentemente a galla, rovinando quanto di buono visto in precedenza.

La regia è del sudafricano Neill Blomkamp, salito alla ribalta per District 9, un film del 2009 che personalmente ho apprezzato (gli alieni somigliano a Zoidberg di Futurama? ‘Sti cazzi) e che anche qui come nella pellicola precedente cura la sceneggiatura. Probabilmente il nostro uomo ha dei problemi in stile Dottor Jeckyll e Mister Hyde, perché se da un lato la regia è buona, con un uso funzionale delle inquadrature che aumenta la spettacolarità delle scene d’azione, si ha di fronte una sceneggiatura con i già citati grossi problemi di poca profondità e un’ eccessiva forzatura di alcune meccaniche nello sviluppo dei personaggi.

Senza fare deleterie anticipazioni, la pellicola ha un’enorme pecca che riguarda le fondamenta della trama stessa, e non si riesce a comprendere come il problema fondamentale nella storia del film, ossia la migrazione verso Elysium, non sia risolto da un semplice accorgimento molto evidente. D’accordo che nonostante viviamo nel mondo del McDonald + Coca-Cola la lotta di classe di matrice leniniana esalti sempre (V per Vendetta non è un brutto film ma è stato sopravvalutato) ma mostrare dei ricchi con un’introspezione psicologica pari a zero e che sembrano spinti dall’unico motivo di rimanere ricchi (e voi no, pappappero) mi sembra troppo facilone e comodo.

Ah, e complimenti per il pianeta Terra scopiazzato da Tatooine.

Protagonista Matt Damon, le cui ultime apparizioni non sono state il massimo (strafatto di orsetti gommosi nel melassoso La mia vita è uno zoo, stereotipo dell’uomo distrutto e disperato nel deludente Contagion) e che qui cerca disperatamente di far approdare in porto una barca che fa acqua da tutte le parti. La glaciale e austera cattivona è interpretata dalla glaciale e austera Jodie Foster che io adoro a prescindere ma che qui complice un personaggio che definire “bidimensionale” sarebbe usare un eufemismo, ahimè non convince troppo.

Peccato.

Se vi è piaciuto potrebbero piacervi anche: per alcuni punti di contatto Atto di forza (1990) e V per Vendetta (2005), altrimenti il sempiterno Guerre stellari (1977, 1980, 1983).

Commenti su: "Elysium" (8)

  1. Il film non l ho ancora visto, ma e’ nella mia watchlist, quindi ahime lo vedro perche’ adoro la sci-fi. Complimenti a prescindere per la recensione, ben fatta.

  2. Ancora non ho visto il film, ma pensare agli yankee che cercano di parlare di scontro di classe mi fa un po’ ridere e un po’ piangere.

  3. Ah ah fantastico 😀

  4. Bella recensione, sono d’accordissmo per quanto riguarda V per vendetta, ..”non è un brutto film ma è stato sopravvalutato”…

Scrivi una risposta a Serenate Cinematografiche Cancella risposta

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.